RETRIBUZIONE E MOTIVAZIONE
Molti imprenditori e manager pensano che la retribuzione sia lo strumento principale per aumentare e stabilizzare la motivazione dei propri dipendenti e di conseguenza la produttività. Ma non è così. Sebbene la retribuzione motivi abbastanza, però lo fa minimamente.
E questo perché le persone non lavorano soltanto per i soldi, ma per qualcosa che ritengono essere più importante. Non perché i soldi non siano rilevanti, dal momento che tutti noi aspiriamo a guadagnare di più.
Ma il denaro incide più sul livello della soddisfazione che su quello della motivazione, a condizione però che la retribuzione sia anche equa e adeguata. In caso contrario la gratificazione iniziale, indotta dalla retribuzione, si scioglie come neve al sole.
Essere soddisfatti non vuol dire necessariamente essere motivati.
Svolgere un lavoro che ci appaga, ci consente di vivere in maniera decorosa e di intrecciare rapporti personali e importanti ed è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Ma ad alcuni può non bastare. È bene chiarire che non ci riferiamo qui a quegli inguaribili ambiziosi che non riescono ad accontentarsi mai di nulla e puntano sempre più in alto, ma a coloro che, nel rispetto del lavoro di tutti, sentono l’esigenza di andare avanti, di crescere e di non adagiarsi sugli allori.
La motivazione è, per definizione, la forza che spinge gli individui a comportarsi in una determinata maniera, per raggiungere un determinato risultato.
Il differenziale retributivo motivante
Un sistema retributivo equo, adeguato e discriminante genera una certa motivazione che è in grado di generare nei nostri collaboratori una performance adeguata, proprio perché si riconoscono differenziali di prestazione.
Un differenziale retributivo motivante deve essere:
- equo, nel senso che tutti sono ammessi alla competizione e nessuno del team deve essere escluso,
- adeguato, perché non può essere al di sotto di un livello minimo ritenuto accettabile da ciascun lavoratore in funzione del compito e della responsabilità assunta, e
- discriminante, perché solo chi taglia il traguardo ha diritto ad una retribuzione più alta o al premio.
UNA RIFLESSIONE COME AUGURIO DI NATALE:
COME MOTIVARE I PROPRI COLLABORATORI
“Se vuoi costruire una nave,
non radunare gli uomini per procurare il legno e preparare gli attrezzi,
e non assegnare loro i compiti,
ma insegna agli uomini
la nostalgia dell’oceano infinito”
(Antoine De Saint-Exupery)
Buon Natale
Per approfondire vedi il programma dei corsi proposti da TER Consulting
1. corso LA LEADERSHIP EFFICACE
2. corso LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA